Maggior sostenitore
Bestiarium
Musica per il Bestiario
di Leonardo
laReverdie
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Claudia Caffagni, Livia Caffagni, Elisabetta De Mircovich voci, viella, liuto, flauti, ribeca
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Matteo Arpe voce narrante
laReverdie_La Voce e il Tempo Genova
laReverdie_La Voce e il Tempo Genova
laReverdie_La Voce e il Tempo Genova
Il Bestiario di Leonardo da Vinci, datato attorno al 1494 e contenuto nel famoso Codice H, conservato presso l’Istitut de France di Parigi, si ispira alla lunga tradizione del Bestiari medievali, libri che raccoglievano una descrizione sintetica di animali reali e fantastici unitamente a considerazioni di carattere morale.
Da un lato infatti il testo leonardesco tratta gli animali nei simboli morali e nelle qualità favolose e magiche, dall'altro ne considera la morfologia, la distribuzione geografica e gli usi in una redazione che sembra una vera e propria storia naturale.
Le fonti riconosciute del Bestiario di Leonardo sono la Naturalis Historia di Plinio il Vecchio per gli aspetti più naturalistici, e le due opere trecentesche l'Acerba di Cecco d'Ascoli e il Fior di virtù, opera di incerta attribuzione, che ebbe una enorme fortuna manoscritta.
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Il Bestiario è diviso in capitoletti introdotti da un titolo che talvolta si riferisce all'animale di cui tratta, talvolta a una virtù o a un vizio che l’animale descritto incarna per indole e carattere.
Nel testo leonardesco è possibile riscontrare, come è stato messo in evidenza più volte, tutta la vitalità della cultura medievale. È proprio da questa evidenza che è scaturita l’idea di accostare alcuni animali descritti da Leonardo a madrigali o caccie trecentesche, affollate da un variegato e ricchissimo catalogo di animali che ricalcano gli stessi modelli a cui sembra aver attinto più tardi Leonardo.
L'ars nova italiana dalle origini fino ai suoi ultimi esponenti, da Magister Piero a Johannes Ciconia (fiammingo ma raffinato interprete dello stile italiano) è infatti incredibilmente ricca di repertorio musicale in cui prendono vita animali fantastici (L’aspido sordo), reali (Per larghi prati), simbolici (Aquila Altera / Creatura gentil /Uccel di Dio), allegorici (Lucida pecorella), metafore delle debolezze umane come delle umane virtù.
Mercoledì 10 luglio
Genova,
Chiostro del Museo Diocesano
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ore 20:00: Saluto della direzione artistica
ore 20.30: Concerto
Al termine del concerto sarà offerto un cocktail per l’inaugurazione
della stagione
laReverdie
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Nel 1986 due coppie di giovanissime sorelle fondano l'ensemble di musica medievale laReverdie: il nome, ispirato al genere poetico romanzo che celebra il rinnovamento primaverile, rivela forse la principale caratteristica di un gruppo che nel corso degli anni continua a stupire e coinvolgere pubblico e critica per la sua capacità di approccio sempre nuovo ai diversi stili e repertori del vasto patrimonio musicale del Medioevo europeo e del primo Rinascimento.
Dal 1993 fa parte dell’ensemble il cornettista Doron David Sherwin.
Attualmente il gruppo si esibisce in formazioni che vanno da tre a quattordici musicisti a seconda dei repertori, ed è sempre più interessato a collaborare con giovani musicisti incontrati durante lo svolgimento della loro attività didattica. L’assidua ricerca e l’esperienza accumulata in oltre trent'anni di attività, hanno fatto de laReverdie un gruppo unico per l’affiatamento, l’entusiasmo e l’acclamato virtuosismo vocale e strumentale.
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laReverdie svolge una regolare e intensa attività concertistica in Italia e in diversi paesi esteri tra cui Svizzera, Germania, Austria, Inghilterra, Belgio, Olanda, Francia, Spagna, Portogallo, Slovenia, Polonia, Messico.
Ha registrato concerti e programmi radiofonici e televisivi in tutta Europa e in Messico.
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Ha all’attivo una ventina di incisioni discografiche, di cui 18 con la casa discografica Arcana molti dei quali in co-produzione con WDR, insigniti di numerosi premi della critica internazionale, fra cui il Diapason d’Or de l’année 1993 che ha lanciato la loro carriera. Gli ultimi Cd hanno ricevuto la nomination all’International Classical Music Awards (2010, 2014, 2019) per la categoria Early Music. Dall'estesa discografia de laReverdie è stato tratto integralmente il Cd dedicato al Medioevo per la collana I Classici della Musica pubblicato dal Corriere della Sera nel 2007.
Il nuovo progetto discografico - “L’occhio del cor: Francesco Landini” - che vede la partecipazione straordinaria di Christophe Deslignes all’organo portativo, sarà disponibile per Arcana/OuthereMusic da giugno 2019.
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Dal 1997 i suoi componenti sono impegnati in un’intensa attività didattica sul repertorio medioevale presso importanti istituzioni italiane e straniere tra cui: Corsi Internazionali di Musica Antica di Urbino, Masterclass presso Festival Trigonale (Austria), Fondazione Benetton Studi e Ricerche (Treviso), Fondazione Ugo e Olga Levi onlus (Venezia), La Settimana musicale del Trecento (Arezzo) e regolari corsi di studio presso la Civica Scuola di Musica “C. Abbado” di Milano e la Staatliche Hochschule für Music Trossingen (Germania).
Ha collaborato, in progetti speciali, con Franco Battiato, Moni Ovadia, Carlos Nuñez, Teatro del Vento, Gerard Depardieu, Mimmo Cuticchio e David Riondino.
Programma
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Prologo
Anonimo renano, Aurea personet lyra - sequenza (XII sec.) Cambridge University Library, Codex Cantabrigiensis
1. Amore di virtù
Jacopo da Bologna, Per sparverare - caccia fl. 1340-1360 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, MS Panciatichiano 26, f. 70
2. Invidia
Jean Vaillant, Par maintes foys – virelai, fl. 1360-90 Chantilly, Bibliothèque du Musée Condé 564, f. 60
10. Crudeltà
Jacopo da Bologna, Nel bel çardino che l’Adige cinge - madrigale Firenze, Biblioteca Nazionale, Ms Palatino 87 (Sq), f. 9v-10
11.36. Aquila
Jacopo da Bologna, Aquila Altera / Creatura gentil / Uccel di Dio - madrigale Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Panciatichiano 26, fol. 91v-92
intermedio
Giovanni da Cascia, O tu chara sciença - madrigale fl. 1335-1360 Firenze, Biblioteca Nazionale, Ms Palatino 87 (Sq), f. 5v-6
21. Fortezza
Giovanni da Cascia, Per larghi prati – caccia Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Panciatichiano 26, fol. 96v-97
29. Umiltà
Donato da Cascia, Lucida pecorella - madrigale fl. 1370-1400 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Panciatichiano 26, fol. 83v–84
68. Leoni, pardi, pantere, tigri
Johannes Ciconia, Una Panthera in compagnia di Marte - madrigale 1370 ca.-1412 Lucca, Archivio di Stato 184 (Mancini Codex), fol. 82v-83v
30. Superbia
Magister Piero, Con bracchi assai – caccia Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Panciatichiano 26, fol. 92v
51. 80. L’aspido
Donato da Cascia, L’aspido sordo - madrigale Firenze, Biblioteca Medicea-Laurenziana, Palatino 87, fol. 77v-78
65. Boie
Nicolò del Preposto, La fiera testa che d'uman si ciba – madrigale-caccia fl.1360-70 Firenze, Biblioteca Medicea-Laurenziana, Palatino 87, fol. 95v
41. Alep Pesce 49. Ostrica pel tradimento
Francesco Landini, Così pensoso - caccia 1325/35-1397 Firenze, Biblioteca Nazionale, Ms Palatino 87 (Sq), f. 128v
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Epilogo
Elisabetta de Mircovich, Pianze la bella Yguana – danza strumentale (1997)